lunedì 23 aprile 2012

Europei 2012 - Ucraina nega strage di randagi

 "La grandezza e progresso morale 
di una nazione si possono giudicare 
dal modo in cui tratta gli animali." 
(Ghandi)

Evidentemente l'Ucraina non è una grande nazione, non la definirei tale, citando le parole di Ghandi.
Un vero e crudele sterminio. Una strage di innocenti di cui il Governo dell'Ucraina e i suoi rappresentanti non vogliono parlare, perché è tutto falso, è una montatura architettata per screditare il Paese. Ma noi tutti sappiamo che non è cosi. Magari lo fosse!
Purtroppo questo massacro c'è e si sta ancora consumando sulle spalle di tanti randagi del Paese dell'est europeo che vengono quotidianamente sterminati, avvelenati, privati della loro vita.
Enpa, Lav, Oipa, Associazione Volontari Canile di Porta Portese definiscono "deludente e perfino surreale" l'incontro avvenuto con rappresentanti dell'ambasciata Ucraina sulla strage di randagi in vista degli Europei del 2012 , al punto che hanno deciso di dare mandato ai propri legali per valutare l'opportunità di avviare azioni legali per diffamazione.
 Il Consiglio Comunale di Roma aveva infatti votato una mozione in cui si chiedeva lo stop al massacro sistematico di cani e gatti randagi, ottenendo un appuntamento con l'ambasciatore per una delegazione. Ma come per magia, all'incontro l'ambasciatore dell'Ucraina non si è presentato, perchè  impegnato in "affari importanti", come riferito dal suo sostituto.

Infine, e qui arriva "il bello", si è spinto addirittura a dire che la strage dei cani potrebbe essere una montatura messa in piedi per finalità politiche. Così, vista l'assoluta inutilità di continuare il colloquio con un interlocutore "palesemente ostruzionista", la delegazione e le Associazioni hanno ribadito il loro impegno a continuare la mobilitazione a favore dei cani, annunciando ogni forma possibile di boicottaggio degli Europei e dando appuntamento alla grande manifestazione nazionale del prossimo 5 Maggio a Roma in piazza del Pantheon, già autorizzata dalla Questura.

Ma che la strage sia tutt'altro che una montatura ce lo conferma, purtroppo, Andrea Cisternino, delegato Oipa in Ucraina, che in questi mesi> ha documentato con foto e video l'olocausto straziante che questi cani randagi devono subire.   Dalle pagine di Geapress, ci racconta  la sua ultima, toccante testimonianza: "in questo periodo ho visto la morte. Ho visto morire. Mi sono morte in braccio tante povere creature e l'unica colpa che avevano era essere nate randagie". E poi prosegue: "ho iniziato più di un anno fa questa battaglia, da solo, mi dicevo 'prima o poi qualcuno mi darà retta, qualcuno vedrà i miei documenti'. E' passato tanto tempo, troppo, molte creature sono state private della loro vita ... troppe, però ora mi ascoltano, mi credono, mi guardano, mi chiedono ed è questo che è importante".
Andrea, dopo aver scoperto l'orrore di ciò che facevano ai randagi, ha vissuto con queste creature, innamorandosi "di questi animali sporchi, che però appena portavamo loro un po' di cibo, si illuminavano, ci circondavano, ci facevano mille feste e spesso ci leccavano le mani come per ringraziarci di quello che facevamo per loro".

Ecco il motivo per cui le associazioni animaliste, causa mancanza voluta di risposte da parte dell'ambasciata Ucraina, organizzano una manifestazione di piazza, indetta per sabato 5 maggio dalle ore 10:00 in Piazza del Pantheon a Roma.

In conclusione voglio usare le parole del grande Andrea Cisternino, che si sta mobilitando per "arginare" questo massacro: "amare gli animali è una cosa meravigliosa, ti riempie la vita, ti completa come uomo", ma, purtroppo, "molta gente non capisce, molta gente non va oltre, molta gente ha perso il senso della vita e crede che tutto sia dovuto all'animale uomo...ma non è così"



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